Immaginiamo…un grande calderone di mosto bollente e
una pioggia di frutti: pere dolci e pere
cotogne, mele verdi, mele rosse e
mele cotogne bitorzolute e profumate, croccanti
gherigli di mandorle…
È la ricetta del “Savor”, che in dialetto romagnolo,
vuol dire “savore, sapore”.
Questa antica confettura si produce a Montegelli
e si può gustare ogni anno, in settembre, tempo di sole
e di nuvole, quando nell’aria piovono i frutti….
La preparazione del Savor avviene ancora come una volta,
cuocendo gli ingredienti in una grande pentola a fiamma
bassa, costantemente girati fino ad ottenere la
consistenza desiderata. La marmellata così ottenuta ha
un colore marrone tendente al rossastro, dal sapore
morbido, delicato, pastoso e leggermente asprigno, con
pezzi di mandorle come lieto fine!
Sono tante le persone impiegate nel lavoro: chi
raccoglie la frutta, chi la sbuccia con mani abili e
veloci, chi la cuoce con attenzione; altre mani
volenterose sistemano la confettura dentro vasetti di
vetro, poi ricoperti con tovaglioli colorati. Tutto
fatto con cura e pazienza. L’unico compenso di tanta
fatica è la soddisfazione del lavoro ben fatto,
l’allegria del contatto e dell’incontro…come in un
gioco!!!
Nelle case contadine di Montegelli, il savor veniva
conservato in piccole damigiane dal collo largo e
serviva come energetico companatico da consumare durante
tutto l’inverno.
In molti, è ancora vivo il ricordo di questo
dolcificante naturale, che veniva preparato con il mosto
d’uva concentrato, perché lo zucchero era scarso e tanto
costoso da non poter essere utilizzato liberamente.
Oggi, stiamo rivalutando questo cibo locale, che
richiama ai sapori che nascono dalla terra, alla nostra
appartenenza culturale, al nostro territorio, salvandoci
dall’anonimato e dalla globalizzazione.
Il suo sapore fa risaltare i frutti sapientemente
dosati: dolce ma non troppo, profumato di sapori
agresti, ottimo con pane fresco e piadina romagnola;
accompagna in modo eccellente sia i formaggi freschi,
come la ricotta fatta in casa, che quelli stagionati ed
è divino con il Formaggio di Fossa. Il tutto annaffiato
con Sangiovese di Romagna o Albana passita!